Come essere più green nel 2021?!?

Articolo della nostra @elenamariamarcoz per #apiediépiúbello

Oggi non abbiamo più scuse: il 2021 deve essere necessariamente un anno più green se vogliamo sperare di salvare il nostro pianeta (l’unico che abbiamo a disposizione). Tutti possiamo fare la nostra parte ogni piccolo gesto è meglio di niente, soprattutto se si somma ai piccoli gesti di tanti!

A volte, tuttavia, non sembra esserci vera consapevolezza circa l’impatto che le varie attività quotidiane hanno sul benessere del Terra.

Ti faccio un semplice esempio: molti di noi cercano di contribuire a ridurre lo spreco e il consumo eccessivo dell’acqua. Come? Spesso facendo attenzione a chiudere il rubinetto mentre ci laviamo i denti e preferendo la doccia al bagno in vasca. Azioni utili… ma di portata davvero scarsa se paragonate ad altri cambiamenti delle nostre abitudini, che avrebbero di gran lunga un maggiore impatto e ci chiederebbero sforzi minimi. Lo sapevi che per ottenere 1Kg di carne di manzo servono tra i 15.000 e i 70.000 litri di acqua? Per 1Kg di verdura ne bastano dai 500 ai 2.000. Lo affermano studi prestigiosi che indagano gli impatti delle attività umane sull’evoluzione climatica (un paio di riferimenti: Pimentel D., Houser J., Preiss E., White O., “Water Resources: Agriculture, the Environment, and Society”, Bioscience, February 1997 Vol. 47 No. 2; Gleick P, Cooley H, Cohen M, Morikawa M, Morrison J, Palaniappan M (2010) The World’s Water 2008-2009. Pacific Institute, Island Press.). In sostanza per produrre 5Kg di carne si consumano l’equivalente dei litri d’acqua che una famiglia media utilizzerebbe in un anno… impressionante vero? Ecco quindi che se il nostro obiettivo è evitare lo spreco di acqua possiamo sicuramente stare attenti ai consumi dei nostri rubinetti, ma togliere la carne dai nostri piatti (o almeno ridurla il più possibile) sembra una strategia di gran lunga più sensata!

Un’altra preoccupazione condivisa è, in genere, l’emissione di gas che causano effetto serra. Ed ecco che arrivano anche gli incentivi statali per l’acquisto di monopattini elettrici e biciclette. Questa misura può piacerci o meno, ma di sicuro testimonia il fatto che iniziamo ad essere più consapevoli del fatto che le attività umane inquinano e occorre cercare di ridurre questo inquinamento. Ma di nuovo, se rinunciare all’auto e ai viaggi inutili può servire ed è apprezzabile, questi “sacrifici” valgono molto meno di altre azioni… La FAO nel 2006 ha chiarito come l’emissione di gas serra sia imputabile a livello mondiale al settore dei trasporti in misura pari al 13,5%. L’industria dell’allevamento, invece, partecipa all’effetto serra per il 18%. Ma studi ancora più autorevoli (come questo: Livestock and Climate Change, Robert Goodland and Jeff Anhang, November/December 2009, World Watch Institute) sostengono che in realtà l’impatto della zootecnia si attesti al 51%!! Se vuoi migliorare l’aria che respiriamo e fare la tua parte nel contrastare il devastante cambiamento climatico, usare la bicicletta è un gesto carino, rinunciare (o ridurre in modo importante) al consumo di ogni tipo di carne, uova, latticini e derivati è un gesto efficace. Quando si parla di effetto serra ci si concentra troppo spesso sulla sola anidride carbonica… ma gas molto più pericolosi sono il metano (23 volte più impattante della CO2) e l’ossido di azoto (296 – esatto non ho sbagliato a digitare, intendo proprio 296 – volte più dannoso della CO2 per la nostra atmosfera). Indovina da dove vengono? Gli allevamenti intensivi sono responsabili del 35-40% del metano e del 65% dell’ossido di azoto immessi nell’atmosfera. A questi fattori inquinanti diretti si aggiungono poi quelli indiretti… per produrre 1Kg di carne servono 15Kg di cereali, un spreco immane di risorse, tanto che ormai gli allevamenti sono comunemente definiti “fabbriche di proteine alla rovescia”, perché sono di più le proteine che consumano di quelle che producono.

Vogliamo parlare dell’energia? Se stai leggendo questo articolo probabilmente anche tu sei sensibile al tema e spegni la luce quando cambi stanza, magari presti anche attenzione a non lasciare dispositivi con led collegati alla corrente quando non li usi… apprezzabile, ma si può fare di più, semplicemente, eliminando o riducendo il consumo di prodotti di origine animale. Alcuni studiosi (come David e Marcia Pimentel, 2003) hanno riscontrato nei loro studi come in media i prodotti di origine animale per arrivare sulle nostre tavole consumino 57 volte più energia rispetto ai prodotti di origine vegetale!

Ecco quindi che le piccole azioni quotidiane di molti sono utili e preziose, ma non possiamo dare a tutte lo stesso peso… per un modo più green l’azione di gran unga più efficace è modificare le nostre abitudini alimentari e lasciare il più possibile i prodotti di origine animale fuori dal piatto. Un solo gesto per agire su tutti i fronti! Non serve stravolgere il modo in cui mangiamo, molti piatti della tradizione italiana sono gustosi, sani, nutrienti e a bassissimo impatto! Ed è ormai stato dimostrato come la dieta plant-based sia la migliore anche per la nostra salute (e molto gustosa se ben costruita). Se ti ho incuriosito e vuoi scoprire qualcosa in più ti aspetto sul mio blog: www.elenamarcoz.com !

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